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| La giovinezza.La prima parte della vita di Rita è oscura, le fonti scritte sono alquanto tarde, come ad esempio la ricostruzione agiografica fatta nel 1610 da Agostino Cavallucci con la Documentazione Ritiana Antica (D.R.A). Essendo in possesso di pochi documenti scritti per ricostruirne la biografia, occorre in parte rifarsi alla leggenda. La maggior parte delle biografie composte sui dati certi concordano nel fatto che sia nata a Roccaporena, a circa cinque chilometri da Cascia (PG), e che il suo nome derivi dal nome Margherita. Studi incrociati e ricerche confermano che sia nata nel 1381 e morta nel 1457, tuttavia per molti anni erano stati accettati rispettivamente il 1371 ed il 1447 (P. Agostino Trapè 'Il messaggio di Rita'). Rita morì in età avanzata in relazione al tempo (Medioevo) e al modo in cui era vissuta: le fonti dicono che nei quarant'anni di clausura sottoponeva il suo corpo a penitenze e a digiuni continui. Con la riforma dell'anno liturgico del Martirologio Romano, il 22 maggio, sua festività, è diventata memoria.
Il corpo è ancora praticamente intatto. Il corpo di Santa Rita a Cascia nell'urna.I resti della santa sono conservati all'interno della basilica di Santa Rita da Cascia, a Cascia, facente parte del omonimo santuario: ad esso è collegata il monastero di Santa Rita da Cascia. Il corpo è rivestito dall'Abito Agostiniano cucito dalle suore del Monastero, come voluto dalla Beata Madre Teresa Fasce. Il suo corpo è in una teca di vetro e argento posto nella cappella, in stile neobizantino. Nelle pareti sono raffigurate magnifiche tele che rappresentano le tappe principali della sua vita. Tutto è dietro una grata in ferro battuto.
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